Great Britain
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano
FRANCE
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano
Germany
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano
Italia
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano
Albania
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano
Poland
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano
Russia
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano
Slovakia
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano
Sweden
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano
Slovenija
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano
North Macedonia
Pioggia, oscurità e la poesia di nessuno
Resta stanotte,
fuori piove c’è un’ampia e scura coltre sulla città.
Ti leggerò una nuova poesia, quella che non è ancora finita.
Fuori piove, ed è buio.
E là fuori stasera non accadrà nulla di importante.
Il film di cui abbiamo parlato inizia a mezzanotte e mezza,
Juliette Binoche più bella che mai, un’altra storia inaspettata.
Nella stanza fa caldo e tutto è pronto per la dimenticanza.
Dai, resta stanotte, forse finirò quella stessa poesia,
forse ti addormenterai nel bel mezzo della mia storia
sulla maledizione dell’autostrada vicino a Ingoldstadt,
su quei magici movimenti di Dražen.
Grazie a questo, ho ancora l’età che desidero avere.
La vita, dici, scorre veloce e di solito è di fronte a noi.
Quindi cosa accadrà se stanotte rimarrai:
tu sarai dello stesso mondo, io sarò della stessa oscurità.
Scoprirai qualcosa su quella poesia così potente, — in verità dimenticata,
che unisce tutti i titoli dei miei libri mai scritti.
E anche che talvolta gioisco della tempesta.
Essere felici — ancora oggi crea solo un disaccordo con la ragione,
quindi resta. Fuori le idee crolleranno, fuori non è a disposizione
nessuna pietra della saggezza,
nessuna fenice dal solfuro di mercurio che si è formato.
Non una parola per noi due.
Resta nella poesia allora: non devo dire a nessuno che sei tu.
Metterò un disco di Jacques Brel e insieme ricorderemo le città
che non abbiamo mai visto. Olympia 1961. Ne me quitte pas.
Non so cosa potrei inventare di meglio per questa notte.
Resta, sono già così tante le tracce di te.
E gioiamo insieme della tempesta.
Se non vuoi farlo per questo, resta per la poesia,
affidale il finale che più ti piace
non permettere che sia la poesia di nessuno.
Per favore resta stanotte, fuori piove
C’è una coltre scura sulla città.
Traduzione di Maria Teresa Albano